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Perché crediamo ancora nell’email marketing da quando lavoriamo con Active Campaign

Credi ancora nell’email marketing?

Un sì, convinto.

Ray Tomlinson. Credits: guinnessworldrecords.com

L’e-mail è forse lo strumento di comunicazione più longevo del web assieme al protocollo TCP/IP, che ancora oggi, dal 1973, sostiene tutta la rete. Piccola curiosità: la prima e-mail è stata inviata nell’ottobre del 1971 da Ray Tomlinson. Secondo una stima di Internet Live Stats, ogni giorno ne inviamo 227 miliardi. Ogni giorno.

Questo strumento di comunicazione, però, oggi si scontra violentemente con la frenesia contagiosa dei social media: una fruizione da qualche secondo, uno swipe per passare al contenuto successivo, contro un testo che necessita di essere letto e che magari impiega qualche minuto per essere compreso. E perché no, che spesso ha bisogno di una nuova lettura per essere compreso ancora meglio.

Un contenuto che richiede un investimento nella lettura contro un contenuto da consumare velocemente, spesso solo per essere intrattenuti.

Ciò che stiamo vivendo, però, è anche un ritorno dell’e-mail (un po’ come il numero di volte in cui si dice che Bitcoin è morto) proprio perché ci stiamo accorgendo che per apprezzare un contenuto di qualità ci vogliono impegno e rispetto.

Substack sta di certo dando un grande contributo alla causa e-mail: tantissime persone si stanno lanciando in progetti editoriali che comprendono il lancio di newsletter periodiche. Alcuni di loro stanno avendo successo, riuscendo a creare una vera e propria community disposta a pagare per leggere le mail inviate – il più delle – volte settimanalmente.

Riassumendo: oggi pensiamo che una strategia efficace di e-mail marketing possa ancora esserci, ma che possa vivere e funzionare solo a misura di utente: investendo nella creazione di un contenuto che possa davvero interessare il nostro destinatario.

Perché Active Campaign

Li abbiamo provati tutti: il caro vecchio Mailchimp (diciamocelo: perché oggi ha un’offerta così complessa da comprendere?), Mail4chef, Mailup (oggi ancora attivo per qualche nostro cliente) fino ad arrivare a lui. Active Campaign.

Oggi 150.000 clienti si affidano a questo strumento in 170 paesi.

L’azienda è ovviamente statunitense, è stata fondata nel 2003 da Jason VandeBoom e conta 1.000 dipendenti per un fatturato di circa 97 milioni di dollari (Fonte: Wikipedia).

Riteniamo che questo strumento – per le esigenze dei nostri clienti – sia l’espressione dell’arte riguardo al mondo dell’e-mail marketing automation. Se oggi ci sentite parlare di questo settore, quasi sicuramente vi proporremo di provare questo software.

I punti di forza

  • Offerta flessibile in base alle esigenze del cliente
    Il modello di business attuale della piattaforma consente abbonamenti mensili da 9€ con recesso immediato partendo: i costi aumentano all’aumentare degli utenti che entrano nel database, adattandosi così alla crescita del business del cliente. In questo modo, Active Campaign è sempre sostenibile e abbastanza compatibile con i budget marketing da destinare a questo tipo di attività. Abbiamo clienti che utilizzano con successo il loro account con un esborso di circa 125€/mese, ma anche clienti con un grande database e quasi 12.000€ di costi annuali per la licenza.
  • Estrema usabilità del motore di automazioni
    È forse il cuore del software e quello per cui gli ingegneri di AC hanno lavorato di più: il software consente infatti di disegnare le automazioni componendo un diagramma che segue il flusso logico della propria strategia di email marketing automation. Si parte da un trigger – un attivatore – che viene definito per far entrare gli utenti all’interno del flusso. Una volta entrati, è possibile selezionare dall’apposito menù tutti gli strumenti e le condizioni per effettuare una azione di marketing: e-mail, SMS, WhatsApp, messaggio one-to-one, tag, conversione, uscita dall’automazione, solo per citarne alcuni.
  • Invio campagne
    Lo strumento permette di inviare campagne classiche a tutto il proprio database, segmentandolo. Recentemente – rispetto al momento in cui scriviamo – è stato rilasciato un nuovo editor delle e-mail molto ben fatto, che rispetto alla concorrenza consente una migliore personalizzazione della propria e-mail.
  • Tagging degli utenti
    Funzionalità quasi “standard” per un software del genere, ma è sempre bene considerarlo: il tagging dei clienti consente di associarli a specifici segmenti e rende molto facile associare gli utenti a specifiche automazioni, comprendendo se sono già “passati” su un flusso o meno.
  • SMS e WhatsApp
    Le integrazioni di terze parti consentono di inviare anche SMS e messaggi su WhatsApp. Consideriamo l’utilizzo di WhatsApp – sopratutto per il mercato italiano – fondamentale per alcune esigenze di marketing. Oggi l’SMS viene sempre più associato ad un tentativo di phishing, e pertanto siamo abbastanza sicuri che la percentuale di apertura di un messaggio su WhatsApp, oggi, sia molto più elevata del caro vecchio SMS della Christmas Card Vodafone ?
  • Integrazioni di terze parti
    Una delle integrazioni con cui lavoriamo di più è quella con Shopify: i due software combinati consentono di inviare automazioni inserendo nell’e-mail i prodotti effettivamente “abbandonati” nel carrello dell’utente (bellissima funzione) e sincronizzano gli acquisti, rendendo possibili specifici attivatori e trigger nell’automazione;
  • Reportistica
    Il “magic-report” di Active Campaign si chiama “Marketing report”: un semplice grafico dove vengono mostrate le conversioni ottenute dall’invio delle e-mail (campagne e/o automazioni) rispetto alle effettive entrate dell’ecommerce. Se ci pensate, è la domanda più facile quanto più complessa che si possa chiedere al software: “quanto sto guadagnando usandoti e applicando con te la mia strategia marketing?”. Oltre a questo report, ovviamente, sono disponibili tanti altri classici report compreso quello con il numero di “obiettivi” raccolti da una automazione, se definiti.

Come lo utilizziamo noi

In Syncronika Active Campaign viene utilizzato quando intercettiamo l’effettiva esigenza da parte di un cliente di fare un passaggio in più, rispetto alla sua strategia di marketing.

Gli obiettivi possono essere:

  • conversioni su e-commerce
  • cross-selling e up-selling di clienti già acquisiti
  • gestione del lead acquisito.

Passi per impostare una strategia efficace

Partiamo sempre dalla definizione di un obiettivo e da una prima allocazione del budget, per comprendere se il nostro cliente è in grado di sopportare il costo della licenza in relazione al suo database e sopratutto se riesce a gestire le informazioni derivanti dall’uso della piattaforma: lead, conversioni, azioni di marketing da effettuare fuori dalla piattaforma.

Superato questo passaggio vengono definiti:

  • i campi del database a disposizione
  • la gestione del consenso per l’invio di campagne marketing ( obbligatorio per legge, ma prima di tutto una regola dettata dal buonsenso)
  • le automazioni, che disegniamo assieme al cliente (spesso aiutandoci con uno strumento più flessibile di brainstorming come Mirò).

Approvate le automazioni, le creiamo sulla piattaforma, le attiviamo e iniziamo a guardare lo schermo in trepidante attesa dei primi utenti che riceveranno le prime e-mail e (speriamo) interagiscano positivamente con le campagne che abbiamo pensato.

 

Caso d’uso: Caffitaly

Grazie a Caffitaly – che usava già lo strumento prima dell’inizio della nostra collaborazione – abbiamo potuto studiare ulteriormente le possibilità che offre la piattaforma in termini di:

  • complessità delle automazioni
  • integrazione con Shopify.

Con questo cliente gestiamo più di 15 automazioni che ogni giorno “corrono” per noi e comunicano all’utente sulla base del suo comportamento. Negli ultimi anni, abbiamo lavorato affinando nei dettagli tutte le e-mail che vengono inviate, curandone i contenuti e correggendo le automazioni sulla base dei feedback e del comportamento degli utenti.

Non possiamo sbilanciarci troppo e condividerti dati riservati, ma il cliente e di conseguenza noi siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti.

Grazie per essere arrivato fino in fondo a questo articolo e… se stai pensando di buttarti anche tu nel magico mondo dell’e-mail marketing automation con Active Campaign, facci un fischio ?

syncronika

 
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